martedì 22 dicembre 2020

August Derleth : The Adventure of the Devil's Footprints . In "The Return of Solar Pons", 1958. The Solar Pons Omnibus, Arkham House,1982. Volume One

 


Prima che morisse, un mese circa, Giuseppe Lippi mi disse, su mia domanda riguardante una eventuale pubblicazione de I miti di Ctulhu, che presto sarebbe uscita ne I Draghi, una cospicua  silloge delle opere pseudo-lovercraftiane di August Derleth.  A tutt’ oggi, però, non se n’è avuta alcuna notizia.

August Derleth, nato nel 1909 e morto nel 1971, è stato un autore americano molto importante e molto prolifico, che in Italia è soprattutto ricordato in quanto amico di Lovecraft e continuatore della sua opera su “I miti di Ctulhu”, denominazione non nata per volontà di Lovecraft ma dello stesso Derleth, che dopo la morte dell’amico, dette sistematicità a tutte le opere di quello. Ne scrisse poi molte lui stesso, in calce alle quali, per essere pubblicate ed essere positivamente accettate dai lettori ed editori, faceva precedere la sua firma da quella dell’amico. Comunque parecchi critici cominciarono a dubitare della autenticità degli stessi fino a che essi furono accreditati del tutto a Derleth. Del resto c’era (e c’è) una differenza sostanziale tra le opere di Lovecraft e quelle sue: l’universo fantastico di Lovecraft è governato da assenza di leggi morali e quindi gli spietati mostri e demoni che vi appaiono distruggono ed uccidono senza compiacimenti di sorta, mentre in quello di Derleth , il Bene e il Male si contrappongono in una eterna lotta, secondo la sua visione deistica cristiana.

Tuttavia, se è ricordato soprattutto per la sua produzione Horror/Fantastica, Derleth pubblicò durante la sua vita, opere di saggistica e anche di altra letteratura di genere: in particolare, a lui si deve una saga, quella di Sac Prairie, una serie di romanzi, racconti, storie e anche poemi intesi a celebrare la storia della regione di Sauk City dal 1800 in poi (Prairie Du Sac è un villaggio adiacente a Sauk City, nel Wisconsin) con una vena celebrativa simile a quella della Saga di Swann di Proust. A questa saga appartengono alcuni romanzi di Detective Fiction, imperniati sulla figura del Giudice Peck, che furono negli anni ’50 e ’60 pubblicati solo da Casini ( I Gialli del Secolo) e da Garzanti (Serie Gialla de “Le tre scimmiette”):

COLPI DI MARTELLO (Fell Purpose, 1953), G.D.S., 121

UN CASO PER IL GIUDICE PECK ( No Future for Luana, 1945), G.D.S., 271

L’ENIGMA DEI NARRACONG (The Narracong Riddle, 1940 ), Garzanti, 75

Al di là tuttavia della sparuta presenza di romanzi incentrati sulla figura del Giudice Peck, Derleth è ricordato nell’ambito della Detective Fiction, per il ciclo dei racconti di Solar Pons di Praed Street 7B, un epigono di Sherlock Holmes. Anche Solar Pons è accompagnato da un amico che ne narra le gesta e che, al posto del Watson di S.H., è Dr. Lyndon Parker. Le storie di Solar Pons, pubblicate  a partire dal 1928, ebbero uno straordinario successo, tant’è vero che Basil Copper, dopo la morte di Derleth, pubblicò 4 serie di racconti. Basil Copper pubblicò anche l’integrale dei racconti di Solar Pons in due Omnibus (il racconto di cui parlo è tratto da questa edizione): The Solar Pons Omnibus, pubblicato da Arkham House, la casa editrice creata da Derleth in onore dell’universo di Lovecraft, nel 1982. L’edizione pubblicò 71 racconti di Derleth in una edizione rivista, in cui Copper migliorò l’edizione di Derleth correggendo errori vari, sistemando i racconti non in base alla data di uscita ma in base alla cronicità cui facevano riferimento i racconti stessi (in sostanza se un racconto pur essendo uscito dopo un altro, faceva riferimento ad un tempo narrativo precedente, veniva anteposto a quello). Tuttavia The Original Text Solar Pons Omnibus Edition, pure in due volumi, fu pubbicata nel 2000 da Mycroft & Moran  che ne aveva pubblicato, in passato, le varie serie che sono:

        " The Adventures of Solar Pons [1945]

o    "In Re: Solar Pons" by Vincent Starrett

o    "A Word From Dr. Lyndon Parker"

o    "The Adventure of the Frightened Baronet"

o    "The Adventure of the Late Mr. Faversham"

o    "The Adventure of the Black Narcissus"

o    "The Adventure of the Norcross Riddle"

o    "The Adventure of the Retired Novelist"

o    "The Adventure of the Three Red Dwarfs"

o    "The Adventure of the Sotheby Salesman"

o    "The Adventure of the Purloined Periapt"

o    "The Adventure of the Limping Man"

o    "The Adventure of the Seven Passengers"

o    "The Adventure of the Lost Holiday"

o    "The Adventure of the Man With a Broken Face"

      The Memoirs of Solar Pons [1951]

o    "Foreword" by Luther Norris

o    "Introduction" by Ellery Queen

o    "The Adventure of the Circular Room"

o    "The Adventure of the Perfect Husband"

o    "The Adventure of the Broken Chessman"

o    "The Adventure of the Dog in the Manger"

o    "The Adventure of the Proper Comma"

o    "The Adventure of Ricoletti of the Club Foot"

o    "The Adventure of the Six Silver Spiders"

o    "The Adventure of the Lost Locomotive"

o    "The Adventure of the Tottenham Werewolf"

o    "The Adventure of the Five Royal Coachmen"

o    "The Adventure of the Paralytic Mendicant"

      The Return of Solar Pons [1958]

o    "Introduction" by Edgar W. Smith

o    "The Adventure of the Lost Dutchman"

o    "The Adventure of the Devil's Footprints"

o    "The Adventure of the Dorrington Inheritance"

o    "The Adventure of the 'Triple Kent'"

o    "The Adventure of the Rydberg Numbers"

o    "The Adventure of the Grice-Paterson Curse"

o    "The Adventure of the Stone of Scone"

o    "The Adventure of the Remarkable Worm"

o    "The Adventure of the Penny Magenta"

o    "The Adventure of the Trained Cormorant"

o    "The Adventure of the Camberwell Beauty"

o    "The Adventure of the Little Hangman"

o    "The Adventure of the Swedenborg Signatures"

     The Reminiscences of Solar Pons [1961]

o    "Introduction by Anthony Boucher

o    "The Adventure of the Mazarine Blue"

o    "The Adventure of the Hats of M. Dulac"

o    "The Adventure of the Mosaic Cylinders"

o    "The Adventure of the Praed Street Irregulars"

o    "The Adventure of the Cloverdale Kennels"

o    "The Adventure of the Black Cardinal"

o    "The Adventure of the Troubled Magistrate"

o    "The Adventure of the Blind Clairaudient"

3.  Abbreviations for the Solar Pons Canon

Volume Two

     The Casebook of Solar Pons [1965]

  • "Foreword" by Vincent Starrett
  • "The Adventure of the Sussex Archers"
  • "The Adventure of the Haunted Library"
  • "The Adventure of the Fatal Glance"
  • "The Adventure of the Intarsia Box"
  • "The Adventure of the Spurious Tamerlaine"
  • "The Adventure of the China Cottage"
  • "The Adventure of the Ascot Scandal"
  • "The Adventure of the Crouching Dog"
  • "The Adventure of the Missing Huntsman"
  • "The Adventure of the Amateur Philologist"
  • "The Adventure of the Whispering Knights"
  • "The Adventure of the Innkeeper's Clerk"
  • "Afterword"

      Mr. Fairlie's Final Journey [1968]

  • I. "The Last of Jonas Fairlie"
  • II. "Farway Hall"
  • III. "The Poor Cousins"
  • IV. "Mr. Abercrombie's Reticence"
  • V. "An Attempt at Murder"
  • VI. "Inquest"
  • VII. "A Visit to Cheltenham"
  • VIII. "Jonas Fairlie's Retreat"
  • IX. "The Second Secret"

     The Chronicles of Solar Pons [1973]

  • "Introduction" by Allen J. Hubin
  • "The Adventure of the Red Leech"
  • "The Adventure of the Orient Express"
  • "The Adventure of the Golden Bracelet"
  • "The Adventure of the Shaplow Millions"
  • "The Adventure of the Benin Bronze"
  • "The Adventure of the Missing Tenants"
  • "The Adventure of the Aluminum Crutch"
  • "The Adventure of the Seven Sisters"
  • "The Adventure of the Bishop's Companion"
  • "The Adventure of the Unique Dickensians"

      A Praed Street Dossier [1968]

  • "The Beginnings of Solar Pons"
  • "The Sources of the Tales"
  • "Concerning Dr. Parker's Background"
  • "The Favorite Pastiches"
  • "From the Notebooks of Dr. Lyndon Parker"
  • "The Adventure of the Bookseller's Clerk"
  • "Solar Pons, Off-Trail"
  • "The Adventure of the Snitch in Time" (with Mack Reynolds)
  • "The Adventure of the Ball of Nostradamus" (with Mack Reynolds)

     The Final Adventures of Solar Pons [1998]

  • Terror Over London
    •  "If You See a Hunchback"
    •  "At the Foreign Office"
    •  "Pons Explains"
    •  "The Lady Ysola Warrender"
    •  "The King of Clubs"
    •  "Lord Norton is Indiscreet"
    •  "Mr. Howells Appears and Disappears"
    •  "The Lady in Black"
    •  "The Green Light"
    •  "Mr. Howells Once More"
    •  "Number 21, Limehouse Causeway"
    •  "The Enemy Strikes"
    •  "Mr. John Devore"
    •   "The Horror in the Fog"
    •  "The Halting Footsteps"
    •  "The Dead Man Comes to Life"
    •  "Alvert, the Dove"
    •  "Frick is Heard From"
    •  "The End in Sight"
    •  "The Last of the Clubs"
  • The Lost Adventures
    • "The Adventures of Gresham Old Place"
    • "The Adventure of the Burlstone Horror"
    • "The Adventure of the Viennese Musician"
    • "The Adventure of the Muttering Man"
  • The Off-Trail Solar Pons
    • "The Adventure of the Nosferatu" (with Mack Reynolds)
    • "The Adventure of the Extra-Terrestrial" (with Mack Reynolds)

     Praed Street Papers

  • Cartoons by Frank Utpatel
  • "The Adventure of the Limping Man"
  • "The Adventure of the Missing Tenants"

Calcolando il numero dei racconti, essi eccedono i 71 della precedente edizione, in quanto qui vennero accolti anche racconti spuri, e anche scritti in collaborazione con altri autori, e anche qualche racconto apocrifo. Comunque sia, le raccolte assolutamente derlethiane e anche le più famose sono quelle che costituiscono il Volume I.

In Italia, negli anni settanta, la Longanesi pubblicò un volume con le storie di Solar Pons, con l’introduzione (interessantissima e assai lunga, di Ellery Queen). Nel volume Longanesi trovavano spazio solo le prime due serie: The Adventures of Solar Pons, 1945 e The Memoirs of Solar Pons, 1951. Come si può vedere dalla successione delle edizioni delle varie serie pubblicate nei due volumi dell’Omnibus dell’anno 2000, l’introduzione di E. Queen è relativa alla seconda serie delle due. Quindi, diversamente da quanto si ritiene, l’edizione Longanesi è largamente incompleta.

Anche il racconto presentato oggi non è presente nell’edizione Longanesi.

The Adventure of the Devil's Footprints, raccolto nell’antologia The Return of Solar Pons, del 1958, era stato già pubblicato come The Devil’s Footprints, in Double-Action Detective Stories, No. 4, 1956. Assieme ad altre storie di Derleth, è citato in Locked Rooms and Other Impossible Crimes di Robert Adey:

The Adventure of the Grice-Patterson Curse  in “The Return of Solar Pons“; The Adventure of the Late Mr. Faversham in “The Adventures of Solar Pons”, The Adventure of the Lost Locomotive in “The Memoirs of Solar Pons”, The Adventure of the Missing Tenants in “The Chronicles of Solar Pons”.

La fonte di questo racconto, secondo Derleth, è da ricercarsi in un fatto verificatosi nel Devonshire, nel 1855: l’apparizione nella neve, di orme di zoccoli che la tradizione popolare assegnò al diavolo, che come apparivano, poi sparivano senza nessuna spiegazione. Sempre sulla base di questo accadimento, Norman Berrow scrisse un romanzo con delitto impossibile, pubblicato in Italia, Le orme di Satana (The Footprints of Satan, 1950). Dice Derleth : “the almost legendary account of strange footprints in the snow discovered February 1, 1855 in Devonshire – footprints that resembled some very large hoofed creature, all in a line that led through seventeen towns for a distance of approximately a hundred miles, leading along roads, through woods, fields, and gardens, across streams and farmhouse roofs alike, and made without any sound to alert the natives. The mystery of the footprints was never solved.”

 

Solar Pons chiede al suo amico, il Dottor Lyndon Parker di accompagnarlo presso la Parrocchia di Tetfield presso Aylesbury, dove è scomparso il parroco anglicano Ambrose Diall: è uscito in una notte, dopo che aveva nevicato, imbracciando un fucile, per sparare a dei gufi che lo irritavano con il loro verso (aveva una strana avversione verso di loro, ha riferito la perpetua Jennie Kerruish, vecchia padrona della casa presso cui dimorava il reverendo), è arrivato presso un faggio (lo attestano le sue orme) e poi..è scomparso. E al suo posto da quel momento fino quasi alla strada, arrestandosi un po’ prima di arrivarvi, sono comparse orme di zoccoli nella neve. Il sergente Moore, non capendoci nulla, per non far brutta figura, ricorre all’aiuto di Solar Pons, conosciuto altrove.

Solar Pons si mette subito all’opera: accompagnato da Lyndon Parker esamina il luogo della sparizione, aiutato dal freddo che ha ancora conservato le orme nella neve. Il faggio è vicino alla chiesa. Lui vede dove finiscono, esamina le orme degli zoccoli e dove inspiegabilmente finiscono anche quelle, poi entra sia in casa che in chiesa e trova una diversità di ambienti: la chiesa è spoglia, come è in sostanza ogni chiesa anglicana; la casa invece è piena di opulenza: una ricca biblioteca, lusso e sfarzo, e anche un mobile carico di liquori. Tutte cose che stridono con la descrizione che ne fa la perpetua: un piccolo e mite uomo di chiesa. Che però un giorno, leggendo il giornale era cambiato: da sereno e gioioso che era, era diventato cupo e timoroso di qualcosa: aveva paura. E una missiva aveva aumentato la sensazione di qualcosa che non andava: era una lettera di minacce di un certo Otus : “I will come for you soon”. “Verrò a prenderti presto”. Chi era lui? Era forse il rapinatore di Monaco, Leonard Wimberly, 67 anni, che era stato rilasciato da Dartmoor, dopo aver scontato quindici anni per la rapina a Munson's, Ltd., la Banca delle Midlands? Perché un ex rapinatore avrebbe mai dovuto minacciare un prete anglicano? Il sagrestano, tale Silas Elton, che conosceva il parroco più o meno dal tempo in cui quello era venuto a stabilirsi in quella parrocchia, cioè sette anni prima, afferma che lo scomparso avrebbe voluto delle serrature nuove alle porte, ma lui non le aveva cambiate perché non erano rotte ed erano invece ancora efficienti.

Intanto Solar Pons, fa una scoperta: nella cripta della chiesa, laddove lui pensa che sia stato occultato il corpo del parroco, in una nicchia sepolcrale, trova invece del corpo una valigetta contenente oro e denaro. E poi, partendo dalla presenza di terreno fresco sul pavimento della cripta, e di pietre smosse nelle parete, grazie ad una pala, apre uno squarcio che introduce ad una buia galleria, nella quale trovano il corpo del parroco, strangolato. Come ha fatto a finire lì ? E chi ha ucciso il parroco? La soluzione di Solar darà un volto alla Owl Gang, e ai componenti di essa, Alfred Storer,  Willie Compton e Leonard Wimberley. E a chi ha ucciso il parroco.

 

La storia di Derleth prende le mosse da una di Conan Doyle, che ha protagonista Sherlock Holmes: “The Adventure of the Resident Patient", compresa nella raccolta “The Memoirs of Sherlock Holmes”. Infatti anche in quella si parla una banda, che anni prima aveva compiuto una rapina nella Worthingdon Bank , la Worthingdon Bank Gang. In quel caso la banda era formata da quattro elementi: uno era andato sulla forca per la confessione di un altro che si era salvato apparentemente, mentre gli altri due compari lo cercavano per punirlo. Le connessioni con il racconto di Derleth sono evidenti: qui vi sono tre compari, Alfred Storer, Willie Compton e Leonard Wimberly che compiono una serie di rapine. E poi due si pentono e gli vengono abbonati degli anni, indicando nella mente della banda, Wimberly, e accusandolo di aver nascosto il bottino.

Al di là delle somiglianze fra i due racconti, la soluzione dell’omicidio impossibile non è male: è tuttavia evidente la presenza di un elemento di debolezza intrinseca. Infatti se davvero la soluzione di Solar Pons fosse ferrea quanto appare, la via attraverso la quale fugge l’assassino e scompare il corpo, dovrebbe essere molto più resistente di quello che appare. Ma comparando questa soluzione con quella di Berrow, questa è molto più semplice. A sua volta il movente, la cupidigia, era nato solo dal contrasto di idee dei due complici di Wemberly : uno si sentiva in pericolo e voleva scappare, l’altro invece considerava come Wimberly difficilmente sarebbe potuto risalire al luogo dove era tenuto il bottino, e quindi voleva restare. Dalla diversa considerazione delle possibilità di “Otus” Leonard Wimberly di trovarli, era nato il delitto.

 

Al di là di questo, un buon racconto, in cui tutto viene spiegato… anche l’avversione del reverendo nei confronti dei gufi . Infatti Otus molto vicino a Oates o Otis, è il Gufo (Oatus asio). Ecco perché il parroco non li sopportava.

 

Pietro De Palma