sabato 2 aprile 2022

Alan Green: Delitto alla televisione (They Died Laughing, 1952) - I Gialli del Secolo n.74, Casini, 1953

 


 

Quanto sottovalutata sia la Collana dei Gialli del Secolo, generalmente, è un fatto. Che poi abbia una spiegazione è altra cosa.
Indubbiamente la penalizzazione maggiore è che i fascicoli avevano un numero di pagine che non andavano oltre le 96 e quindi, pur avendo caratteri di stampa alquanto piccoli, è chiaro che erano delle traduzioni non integrali. Però a mio parere, non avrebbero potuto fare altro, perchè Casini non era Mondadori, e quindi una casa piccola per reggere l'urto di una casa grande combattendola sul suo stesso campo, e sullo stesso target di costo (tanto per fare un paragone: Daly King: In alto mare, Capolavori dei Gialli Mondadori, 133 pagine, caratteri simili, costava nel 1957 130 lire, e il Casini in oggetto, come si vede 120 nel 1953), doveva per forza rinunciare a qualcosa. Questo è quanto si contesta, quando si parla dei romanzi Casini, scordando il resto che però è parimenti importante: è questa l'unica casa editrice del periodo, l'unica, insieme con Garzanti Serie Gialla "Le tre scimmiette" che proponga romanzi alternativi a Mondadori e di ottimo livello. Però Garzanti non è paragonabile come target perchè trattasi di un prodotto chiaramente da libreria: volumetti con sovracopertina, rilegati e non in brossura, proposti a 300 lire, quindi parecchio più del doppio, a fronte di traduzioni molto buone (molte di Bruno Amato) ma anche queste non integrali. Romanzi quelli di Casini, di autori non lontani nel tempo, ma contemporanei, a significare che la casa editrice dovesse avere dei consulenti italiani e degli agenti dall'estero molto attivi.

Delitto alla televisione è un titolo che come al solito non c'entra nulla col titolo, ma col contenuto del romanzo invece parecchio. Se avessero rispettato la titolazione originale, sarebbe dovuto essere " Essi morirono ridendo", e il lettore italiano non avrebbe capito. In questo modo invece.. Sì perchè si tratta di un delitto che avviene nell'ambito di una registrazione televisiva di un trio di comici, molto famoso fino alla grande depressione del 1929, che da allora avevano avuto alti e bassi, fino a cogliere al volo le opportunità date dalla diffusione della TV presso il pubblico americano, accettando di lavorare al soldo di ditte commerciali, in veri e proprio sketch come sarebbe stato in Italia successivamente con il Carosello.

Il trio è quello formato da Junior Watkins, Elroy Schneider, e Baby Blue. Ai due uomini che lavorano già in coppia, quando si  aggiunge la donna, il successo è di casa. Dei tre tuttavia la star è Junior: tutto gira attorno a lui. Junior da molto tempo ha persino una storia di cui tutti sanno con Babe, e lo sa persino il marito Bo Llewellyn, ex atleta di circo, cui non frega nulla che la moglie vada a letto col capocomico, perchè da tempo è tutto finito: i due stanno assieme come coppia, ma è solo un paravento, anche se si rispettano e comunque si vogliono bene.

Un bel giorno, l'agente pubblicitario della ditta "Dormer, Porter, Hormer & Plant", cioè il Sig. Hormer, che agisce per conto degli Alimentari Glassay, che li stipendia per i loro sketch in televisione, ne finanzia uno nuovo , che dovrà avvenire presso il noto albergo "St. Bernard. Veramente, la ripresa televisiva, è stata un'idea di John Hugo, nipote di Arthur Hutch, che chi avesse avuto la fortuna di leggere il primo romanzo di Alan Green, What a Body! del 1949, ha già incontrato. Infatti in questo secondo romanzo, alcuni dei personaggi del primo, ricorrono: Arthur Hutch è il proprietario dell'albergo, essendo cognato di quel Merlin Broadstone, che fissato di dieta e bellezza del corpo aveva creato una SPA di grande livello in un'isola, oltre che essere padrone di molti alberghi, era poi stato assassinato, e lui, Hutch ne era diventato il principale erede, essendo marito della sorella. Hutch ( chi non lo ricorda vada a rileggere quello che scrissi al tempo) era stato anche colui che aveva risolto la faccenda, lasciando tuttavia tutto il merito a quell'ispettore imbranato John Hugo che si era innamorato della nipote; successivamente, Hugo se l'era anche sposata, e ritiratosi dalla polizia, era divenuto il principale collaboratore di Hutch nella gestione dell'Hotel. Hugo si occupava della pubblicità in sostanza: aveva inventato la trovata dei cani San Bernardo che portavano una fiaschetta di liquore ad uso dei clienti dell'Hotel, e ora aveva proposto di far esibire il trio comico televisivo, proprio negli spazi dell'Hotel in mezzo alla neve, per sponsorizzarne l'attività invernale.

Dopo che sono cominciate le riprese, improvvisamente avvviene il fattaccio:  Elroy Schneider, avvisa Huth e Hormer di aver visto attraverso la finestra, Watkins morto, nella sua camera da letto, chiuso dal di dentro; la cosa strana è che Watkins era claustrofobico e quindi mai si sarebbe chiuso dentro. Abbattono la porta, perchè in effetti la porta è chiusa dal di dentro, e lo trovano sprofondato in una poltrona con un foro di proiettile nella fronte, senza un qualche biglietto e soprattuto senza arma. Ci sarebbe anche una via d'uscita, ma è un finestrino in alto che comunica col corridoio, ma è anch'esso chiuso. 

Quasi comtemporaneamente al ritrovamento del cadavere, sotto la porta del vicepresidente della Glassay, Hulburt, viene fatto scivolare un foglio su cui si comunica come Watkins fosse stato visto baciare con foga Francy Wilson, una cantante e attrice di cui lui è innamorato. Watkins invero era un impenitente Don Giovanni: la Wilson, nel passato aveva ottenuto da lui un lavoro, di cui lui però prendeva una grossa parte dello stipendio, e oltretutto era dovuta andare a letto con lui per ottenerlo e poter pagare i debiti di alloggio. Si prendeva delle licenze non corrisposte anche con la figlia di Elroy e di Celeste, Gloria Ann. E poi c'era la relazione sentimentale con Babe Blue. In sostanza, nessuno avrebbe avuto motivo di uccidere Watkins, perchè con lui sarebbe scomparsa la maggior forma di guadagno e il trio si sarebbe sciolto, e quindi si affaccia solo il movente passionale, anche se anche questo poi si sgonfia.

Tutto acquisterà un senso dopo che avverrà la seconda morte: quella di Elroy, apparentemente suicidatosi, con una pistola cal.38 tra quelle usate durante gli sketch per sparare alle carte. Infatti sulla fronte della vittima si troverà oltre al foro del proiettile anche un segno, dato dallo stoppaccio di una cartuccia a salve esplosa, come quelle usate in tutte le riprese degli sketch. Perchè mai una cartuccia a salve oltre quella vera?

La ricostruzione di Hutch sarà ancora una volta il ribaltamento delle tesi del nipote, e assumeranno importanza anche: il contenuto di cartucce a salve manomesse, di proprietà del defunto Watkins; le condizoni di salute di Babe Blue; un cartello sottratto al teatro dell'albergo; un tentativo di furto nella camera di Watkins; i movimenti di Watkins nel treno, preso per arrivare al St. Bernard. Inutile dire che l'omicida arriverà inaspettato alla fine.

Sicuramente dopo un esordio portentoso come quello del primo romanzo di Green, che meritò la conquista dell'Edgar per il miglior romanzo di esordio, sarebbe stato per chiunque difficile, ripetersi agli stessi livelli. Invero, la verve di fondo è la stessa: la prosa brillante. E difficile certo, già di per se, è riuscire a fondere uno stile brillante e una verve comica, con il delitto! Ne esce una commedia nera, molto nera, che mette alla berlina il mondo patinato delle comiche degli anni venti, trenta e quaranta, con il loro sostrato di vizi incoffessabili. 

Green è sempre molto graffiante nella sua critica sociale: del resto il trio di comici, coi loro mariti, coi loro amanti, coi loro vizi, con le loro debolezze, esprime il mondo dorato del cinema e della televisione americana di quel periodo, successivo alla Grande Depressione del 1929.

Dal punto di vista della struttura del romanzo poliziesco, pur non raggiungendo i vertici del primo (la cui soluzione si avvicinava per complessità e virtuosismo a quelle di Carr), la soluzione di questo secondo romanzo si basa su un capovolgimento di quello che viene detto sui due singoli delitti, tanto che la soluzione del primo delitto e l'inquadramento del fuggitivo dalla camera sprangata dall'interno, porta automaticamente alla soluzione della seconda morte, però non nel senso che uno si aspetterebbe. 

Molto interessante è la questione affrontata con le cartucce a salve, e l'azione dello stoppaccio, per ribaltare rutto un ragionamento fatto sino a quel momento, oltre che l'effrazione notata su alcune cartucce, per togliere manualmente lo stoppaccio inserito meccanicamente, svuotarle di polvere nera e riempirle di eroina. Il traffico e uso di eroina è quindi un altro subplot oltre a quello di avventure galanti di Watkins, che tuttavia non carica il romanzo di atmosfere tipiche del romanzo hardboiled, perchè in sostanza il traffico, linitato alla troupe, trova la propria origine in vicende personali dolorose,

In se per se, una volta spiegata, la soluzione della camera Chiusa è banale; nondimeno, il romanzo, che fino a metà ha poco ritmo, nelle ultime venti trenta pagine, acquista uno non da poco, fino ad inchiodare un furbo ma anche compassionevole assassino.


Pietro De Palma