martedì 26 dicembre 2023

Per una perfetta (o quasi) doppia lista di Camere chiuse e Delitti Impossibili in racconti e romanzi

 

 


Tempo fa approntai una mia selezione possibile dei 20 migliori romanzi con Delitti Impossibili e Camere Chiuse. Stimolato dall'approntamento di una lista - comprendente 10 tra Camere Chiuse e Delitti Impossibili sia in romanzi che racconti - da parte di Jim Noy, blogger e scrittore americano, sul suo blog, oggi ne stilerò due, in quanto ho rilevato una pecca piuttosto evidente in essa, cioè il fatto che siano inseriti sia romanzi che racconti, che differiscono ovviamente per lunghezza, ma anche per sintesi, e per struttura degli stessi. Oltretutto, nonostante si scelga una tra due possibili soluzioni stilistiche, nell'approntamento di una selezione di titoli di autori diversi ( tra stilare una lista comprendente i romanzi di Carr o invece, approntarne una senza Carr, viene scelta la seconda soluzione ), l'inserimento di troppi titoli di Paul Halter, mi sembra assolutamente spropositato, e anche tenendo conto del fatto che Halter è indubbiamente il maggior scrittore contemporaneo di delitti impossibili, tuttavia questo non toglie che ve ne siano stati altri di autori importanti che abbiano scritto degli autentici capolavori, offuscati dalla presenza ingombrante di Halter.

La lista di Jim Noy è la presente:

Obelists Fly High (1935) by C. Daly King  (romanzo)

Whistle Up the Devil (1953) by Derek Smith  (romanzo)

‘The Impossible Murder of Dr. Satanus’ (1965) by William Krohn (racconto)

Inherit the Stars (1977) by James P. Hogan ( romanzo)

Invisible Green (1977) by John Sladek (romanzo)

‘The Lure of the Green Door’ (1991) by Rintaro Norizuki (racconto)

The Demon of Dartmoor (1993) by Paul Halter (romanzo)

‘The Cleaver’ (2000) by Paul Halter (racconto)

‘The Night of the Wolf’ (2000) by Paul Halter (racconto)

The Gold Watch (2019) by Paul Halter (romanzo)

Oltretutto, c'è un'altra grave pecca che sfugge qualora non si sia letto il romanzo in questione: Inherit the Stars (1977) by James P. Hogan non è affatto una storia di delitto impossibili, ma un romanzo di fanta-archeologia molto vicino a L'astronave degli esseri perduti, terzo dei film sulle avventure del Professoror Quatermass. Quindi la lista è piuttosto una Non-Lista.

IL PROBLEMA CARR

John Dickson Carr è umanamente considerato il massimo ed insuperato Maestro di Camere Chiuse, colui che ha scandagliato il genere inventando i romanzi con le più assurde ed elettrizzanti situazioni. Per cui, gioco forza, chi voglia elaborare una lista delle Camere Chiuse, non potrà non confrontarsi con Carr. Tanto più che egli non è stato solo uno specialista, ma un grande romanziere, con una grande tecnica narrativa, e con descrizioni e atmosfere mozzafiato, che ben si prestavano per di più, proprio per la loro densità, ad essere drammatizzate alla radio. Quindi un grandissimo scrittore, che può dare seri grattacapi.

Per quale motivo? Per uno soprattutto: se la lista comprenderà Carr, naturalmente essa dovrà essere copiosa, superando di gran lunga il numero 50; se invece si volesse approntarne una essenziale, bisognerebbe a mio parere escludere a priori Carr, che costituisce un caso a parte. Infatti, creare una lista, in cui inserire uno-due romanzi di Carr sarebbe non solo riduttivo ma anche ingiusto, perché ciascuna sua grande Camera è un discorso a sé, che merita di essere ricordato. Per di più, è accaduto che nel caso di una lista molto famosa, quella di Lacourbe, per una sorta di sciovinismo nazionale o di orgoglio patrio che lo si voglia definire così, a sei sette romanzi di Carr ne sono stati contrapposti altrettanti di Halter.

IL PROBLEMA HALTER

Ora qui, si tocca un punto controverso, perché Paul Halter è il più grande scrittore di Camere, dopo Carr e Hoch (il più grande nel genere dei racconti), e quindi ben si presta ad essere ricordato e magari confrontato. La cosa mi tocca ancor di più, perché nel passato ho realizzato un’intervista a Paul, della cui amicizia godo, e quindi mi riesce alquanto problematico parlarne: Ma siccome il discorso l’ho già esperito altrove, e ne ho discusso con lui (in francese, è ovvio), non vedo perché non dovrei ribadirlo in questa sede: per me il più grande è Carr, senza ombra di dubbio, ed è insuperato per un aspetto semplicissimo, cioè il fatto che fosse uno scrittore a tutto tondo, i cui romanzi non avevano solo problemi complicatissimi, ma anche grandi atmosfere e grandi assassini, cioè la natura psicologica del colpevole era molto ben analizzata. Nei romanzi di Paul invece, se il virtuosismo in sè per sé raggiunge vette assolutamente inusitate, forse anche superiori a Carr, perde molto nella caratterizzazione dei personaggi, perchè molto spesso i suoi personaggi o sono malati psichicamente oppure sono donne o ragazzi, non vi sono cioè caratterizzazioni di assassini ben curate se non in casi eccezionali, anche se le atmosfere sono anche ben svolte. E’ un po’ lo stesso discorso che si potrebbe fare, ovviamente in ambiti più ristretti, per Clayton Rawson, uno scrittore che da illusionista qual era ha confezionate alcuni esempi straordinari di Camere Chiuse, tra cui lo spacca-cervelli in assoluto migliore secondo me assieme a Le tre bare, cioè Morte dal cappello a cilindro: anche lui infatti, pur essendo un maestro di problemi insolubili, è carente in qualcosa: nel suo caso nelle atmosfere, che sono alquanto fredde.

 

SOLUZIONE LACOURBE

 

Lacourbe invece nella sua lista delle 99 Camere (che sono in realtà di più) appaia i due in una sorta di confronto a sé, limitando la considerazione delle altre, in qualche modo. Nel suo caso, poi, c’è una esorbitante presenza di classici francesi, a discapito di quelli anglosassoni, e assenza o quasi di Camere elaborati da scrittori di altra nazionalità: per es. di italiano non vi è nulla.

Anche questo è un altro punto controverso: infatti in una lista che si rispetti, ed il più possibile imparziale, sia la letteratura francese che quella anglosassone dovrebbero essere presenti, perché i francesi negli anni ’30 hanno confezionato alcuni straordinari esempi che sono tuttavia assai poco considerati nel mondo anglosassone a causa della carenza di traduzioni, a cui sta provvedendo poco alla volta John Pugmire, caso però isolato. E così se la lista di Hoch, non ne presenta neanche una, la lista di Lacourbe ne presenta parecchie, anche troppe forse.

Bisognerebbe poi esaminare un ulteriore punto: è giusto stilarne una che contenga tutte le Camere migliori in assoluto, oppure solo quelle migliori tradotte in italiano (come fatto da Lacourbe)?

Beh, io sarei propenso a indicare per sommi capi una che lo sia in assoluto, e in cui i romanzi siano citati non in base ad una graduatoria che sarebbe inopportuna per la presenza di romanzi di Carr nei confronti di quelli meno numerosi altri scrittori, romanzi di Carr che finirebbero con il riportare inevitabilmente votazioni superiori a quella di altri, ma ad una lista di titoli, tutti parimenti importanti.

Un ulteriore motivo di ragionamento riguarda cosa si intenda per Camere Chiuse: comunemente, per Camere Chiuse si intende talora anche il cosiddetto Delitto Impossibile. Infatti molti autori considerano i due termini, in sostanza assimilabili. Per me, invece, si tratta di due cose distinte, in ragione degli elementi che contengono: il delitto impossibile in sé stesso, pur configurandosi spesso come un gioco di prestigio o una illusione (vedasi La Tabacchiera dell’Imperatore per esempio, o La lampada di Bronzo), non è una camera chiusa vera e propria: Infatti perché si possa parlare a ragione di Camera Chiusa, è necessario che vi sia non solo un elemento temporale ben contraddistinto (che magari può esistere da solo nel Delitto Impossibile: per es. Tour de Force di Christianna Brand) ma anche spaziale: direi quasi soprattutto spaziale. Cioè è necessario che vi sia uno spazio ben definito, nel quale si è svolto un omicidio o una sparizione di qualcosa, senza che esistano i presupposti per i quali qualcuno sia potuto uscire: perciò avremo una stanza chiusa da porta e finestre, con camini inaccessibili e senza botole e porte segrete; oppure una casa circondata da neve intatta, oppure un delitto avvenuto in una spiaggia con attorno sabbia senza impronte. Oppure deve essere avvenuto all’esterno davanti agli occhi dei presenti senza che nessuno abbia visto l’assassino (Occhiali neri). Oppure è avvenuto addirittura sotto la pioggia, senza che vi siano impronte bagnate (in un romanzo di De Angelis).

Seguendo la falsa riga di Lacourbe, che si badi bene io rispetto profondamente, fors’anche per aver pubblicato in francese tutti i radiodrammi di Carr, io potrei stilare una mia lista in cui comprendere anche romanzi italiani; però, come la lista di Lacourbe, anche la mia finirebbe per essere sciovinista, in quanto andrebbe a finire che una lista italiana, con romanzi anche italiani, finirebbe per escludere romanzi di altra nazionalità magari più meritevoli.

Nel recente passato, ho stilato una lista comprendente Carr e Halter. Stavolta, mi comporto più radicalmente, ma sempre rispettando la presenza nell'ombra di Carr: escluderò dalla lista, romanzi di Carr, e vi inserirò solo uno di Halter.

Qiuindi sottoporrò due di liste , distinte: la prima di 20 racconti, la seconda di 20 romanzi.

LISTA DI 25 RACCONTI DI DELITTI IMPOSSIBILI



Gilbert Keith Chesterton: The Wrong Shape, 1910

Melville Davisson Post : The Doomdorf Mystery, 1914

Maurice Leblanc: Thérèse et Germaine, 1923

C. Daly KING : The Episode of the Vanishing Harp,1935

Agatha Christie : Dead Man’s Mirror, 1936

Cornell Woolrich: The Murder in Room 913, 1938

Craig Rice : His Heart Could Break, 1943

Joel Townsley Rogers : The Hanging Rope, 1946

Clayton Rawson : From Another World, 1948

Ellery Queen : The Adventure of the Dauphin's Doll, 1948

Joseph Commings : Ghost in the Gallery, 1949

Anthony Boucher : The Smoke-Filled Locked Room, 1950

Edmund Crispin: Beware of the Trains, 1953

William Heidenfeld: The Unpleasantness at the Stooges Club , 1953  

August Derleth : The Adventure of the Devil's Footprints, 1958 

William Brittain:  The Man Who Read John Dickson Carr, 1965

Stephen Barr : The Locked Room to End Locked Rooms, 1965 aka The Locked House, 1966 

William Krohn: The Impossible Murder of Dr. Satanus, 1965

Christianna Brand : The Gemminy Cricket Case, 1968

John Sladek : By An Unknown Hand, 1973

Edward D. Hoch: The Impossible Murder, 1976

Rintaro Norizuki : The Lure of the Green Door, 1991

Paul Halter : The Night of the Wolf, 2000

Soji Shimada: The Running Dead, 2017

Martin Edwards: The Locked Cabin, 2020

 

LISTA  DI 25 ROMANZI DI DELITTI IMPOSSIBILI

 

Edgar WALLACE: The Clue of the New Pin, 1923

Anthony BERKELEY : The Layton Court Mystery, 1930

Noel Vindry : La Maison qui tue, 1931

S.S. Van DINE : The Kennel Murder Case, 1933

Anthony WYNNE: The Case of the Gold Coins, 1934

Franco Vailati: Il mistero dell’Idrovolante, 1935

Clayton Rawson: Death from a Top Hat, 1938

Agatha ChristieTen Little Niggers, 1939

Anthony Boucher: Nine Times Nine, 1940

Georgette Heyer : Envious Casca, 1941  

Hake Talbot : Hangman's Handyman, 1942

Alexis Gensoul & Charles Grenier: La Mort vient de nulle part, 1945

Pierre Boileau : L’assassin vient les mains vides, 1945

Edmund Crispin: The Moving Toyshop, 1946

Seishi YOKOMIZO: Honjin Satsujin Jiken, 1946

Leo BRUCE: Case for Three Detectives, 1947

Charles ASHTON: Dance for A Dead Uncle, 1948

Christianna Brand : Death of Jezebel, 1948

Alan GREEN: What a Body!, 1949

Peter Anthony: The Woman in the Wardrobe, 1951

Derek Smith : Whistle Up The Devil, 1953

Ngaio Marsh : Off with his Head, 1956

Keigo HIGASHINO: Hakuba Sansō Satsujin Jiken, 1986

Paul Halter : La Quatriéme Porte, 1987 

Paul Doherty : The Nightingale Gallery, 1991


Ovviamente la lista è suscettibile di miglioramenti. Come pure tante altre cose si sarebbe potuto inserire e non lo si è fatto. Ad es. qualcuno potrebbe obbiettare circa The lamp of God di Ellery Queen, che c'entra sì con la trattazione (fa parte degli appartamenti o case che scompaiono o non esistono), ma è troppo lungo per essere un semplice racconto, e troppo breve per essere un romanzo. Ed Envious Casca, entra in questa lista, solo perchè si è optato di non inserire i romanzi di Carr, perchè in quel caso, a essere prescelto sarebbe stato He Who Whispers del 1946, che ricorre allo stesso identico espediente, anche se Heyer precede Carr di cinque anni.

Pietro De Palma