domenica 23 ottobre 2022

Newton Gayle : Un mistero a Portorico (The Sentry Box Murder, 1935) - trad. Alfredo Pitta - I Capolavori del Giallo Mondadori N.46, del 1956

 


 

Newton Gayle oggi è un autore praticamente dimenticato, ma ci fu un tempo che era molto conosciuto: gli Anni Trenta. Da allora è passato quasi un secolo, e di Newton Gayle nessuno si ricorda più. Eppure…

Newton Gayle era uno pseudonimo, utilizzato da una coppia di scrittori (Muna Lee e Maurice Guiness) per una serie di cinque romanzi, ambientati anche a Porto Rico. La ragione di questa collocazione inusuale è che Lee era la moglie del Governatore di Portorico, mentre il secondo era un dirigente  della Shell, una delle 5 sorelle multinazionali petrolifere, a Portorico. I cinque romanzi, ambientati in USA, Gran Bretagna e Portorico, al loro tempo ebbero un certo successo, ma dopo il quinto, il sodalizio si sciolse, e ciascuno dei due autori scelse una via propria: Muna Lee scrisse anche dei romanzi non di genere poliziesco, il suo compagno invece ne scrisse tre negli Anni Sessanta, sotto lo pseudonimo di Mike Brewe.

Dei cinque romanzi scritti sotto lo pseudonimo comune di Newton Gayle

Death Follows a Formula (1935)

The Sentry Box Murder (1935) aka Murder in the Haunted Sentry-Box

Murder at 28:10 (1936)

Death in the Glass (1937)

Sinister Crag (1938)

il nostro è il secondo della serie ed il primo ad essere ambientato a Porto Rico.

La nave Calypso di proprietà di Lord Dampier è costretta a fare sosta a Porto Rico per rifornirsi di carburante. A bordo tra gli altri ci sono l’investigatore Jim Greer e il suo amico Robin Upwood , che narrerà la storia. A Porto Rico, ritrovano Richard Piper, ex Diplomatico americano e ora Agente della Compagnia Atlantica di Navigazione, che con l’aiuto della bella moglie Kay, si occupa di garantire una bella vacanza ai tanti turisti che ogni due settimane sbarcano lì. Questa volta c’è una compagnia variegata in cui spicca il Senatore americano John Monarch, sua moglie Melita Avery ex attrice, il nipote Elmery Coulton, il notissimo uomo d’affari americano Blaise Grassington, Fergus Mac Kelvie legale di Monarch, più la signora americana Stella Tophet. Piper oltre a fare da Cicerone in giro per l’isola, ha preparato, come fatto altre volte, una caccia al tesoro che li coinvolgerà nella sede della fortezza dell’isola, il Castello di San Felipe del Morro, detto “El Morro”, a San Juan di Porto Rico: una serie di indizi verranno dislocati in varie parti della fortezza, comprese le segrete, i camminamenti della ronda, e anche la garitta; ogni indizio fornirà la chiave per trovare il successivo, sino ad arrivare alla fine, per primi.

La caccia al tesoro si svolge e tutti sono coinvolti, finchè accade che nella garitta , guardata a vista da due soldati, viene trovato morto Monarch, colpito al volto: nessuno però ha visto uscire l’assassino, né si capisce come sia stato ucciso Monarch ( o si sia ucciso) perché la pistola non si trova.

A dirigere le indagini è Greer che coadiuva il colonnello Oakley capo della Polizia.

In un primo tempo, il primo ad essere accusato è proprio l’amico e narratore Upwood, perché una signora, nelle segrete, di primo acchito attribuisce a lui una voce che parlava di un delitto da compiere, salvo poi in un secondo momento ritrattare la sua dichiarazione.

Greer sente tutti, ricostruisce i fatti, manda richieste di informative circa i vari appartenenti alla crociera a Washington; poi trova un pacco di tre camicie, con scritto qualcosa sui polsini, dietro un cespuglio, vicino alla residenza della comitiva, e ricostruisce il fatto secondo cui Monarch, la sera prima della caccia al tesoro, era stato visto atterrito uscire da quel cespuglio, e poi chiedere una pistola prima a Mac Kelvie e poi a Grassington, diventato amico proprio durante la crociera.

Cosa aveva sentito? Qualcuno minacciarlo di morte, con la voce di un morto, un tale di una compagnia che lui aveva costretto a fallire e che poi si era tolto la vita.

Greer riuscirà a capire come sia stato ucciso Monarch, e chi lo abbia ucciso, mettendo in pratica un piano quasi perfetto, dopo che tutta una serie di persone saranno state scartate, “dopo essere state in un primo tempo osservate sotto una luce speciale”.

Il romanzo è una Camera Chiusa poco conosciuta, del 1935.

 

 


 

 

Nella biografia di Doug Greene, The Man Who Explained Miracles, circa John Dickson Carr, non si trova nessun riferimento a questo romanzo, stranamente direi, perché al tempo ebbe un certo successo. La ragione potrebbe essere riconducibile ad una serie di evidenze: in sostanza il metodo per uccidere non è peculiare di questo romanzo, semmai in esso viene applicato un procedimento già visto nell’estrinsecazione di uno dei delitti in The Greene Murder Case, e non a caso si può dire che il romanzo sia nel solco della Van Dine School, perché lo stesso James Greer, sembra essere un pallido erede di Philo Vance, anche se riesce a venire a capo del mistero con rara sagacia, e l’investigatore coadiuvato dall’amico narratore, che aiuta il capo della polizia, riconduce direttamente a  Philo Vance, Van Dine e Markham.

E del resto, se si va indietro nel tempo, proprio per il meccanismo usato per uccidere, si può dire che la coppia di scrittori, abbia preso in prestito metodi ancora più indietro nel tempo, quelli usati in romanzi in cui per esempio “la camera uccideva”. Quindi se l’arma del delitto, rimanda ad altri romanzi, l’inventiva nel presentarla è originale, tanto più che la sua sparizione viene spiegata dalla stessa azione del delitto. Semmai, averla rivelata molte pagine prima della soluzione, toglie mordente e tensione al climax, che decade, venendo accresciuta solo nella chiusa finale.

Un altro fatto che potrebbe spiegare forse perchè Carr non lo abbia mai citato (nonostante Muna Lee fosse la seconda scrittrice americana ad entrare nel Detection Club), può essere spiegato dal fatto che l'arma del delitto, si dica nel romanzo sia difficile da portare addosso, eppure qualcuno la porta; e nonostante la garitta sia strutturata in un certo modo, presentando una camera circolare (la garitta è la torretta in cui la sentinella trova riparo) e tre feritoie poste nel semicerchio delle mura, non si capisce nè viene spiegato come l'assassino avrebbe in poco tempo sistemato il congegno mortale. 

La coppia di autori, invero, durante il romanzo, inventa molte false piste, che portano il lettore a ipotizzare che vari soggetti a turno possano essere gli assassini, generando un interesse che non viene meno, fino a presentare nella soluzione finale a turno 4 possibili omicidi, autori di 4 diverse situazioni che entrano nella soluzione come corollario, per quanto attiene.. il pacco delle tre camicie dietro al cespuglio, la pistola scomparsa sulla nave, la costruzione falsa della pagina con annotazioni compromettenti, e le annotazioni sulla planimetria con la cartolina della Garritta di El Morro: sono uno di questi quattro sarà l’assassino. Il meno probabile. E quindi il più sorprendente.

Il romanzo si legge facilmente ma non bisogna dimenticare che rispetto alla prima edizione de I Libri Gialli del 1938, questa riedizione, pur rinfrescata coi nominativi inglesi e non italianizzata secondo consuetudine antica, presenta circa cento pagine in meno. E non a caso! Infatti il sottotitolo del romanzo "Uomini e Spettri" rimanda ad uno spettro di cui nel Capolavoro non si trova quasi traccia, mentre è esplicitato nel testo originale de I Libri Gialli: in sostanza è stata sforbiciata l'atmosfera e le descrizioni, adattando la lunghezza del volumetto agli standard dei Capolavori. E che il Capolavoro sia la riduzione  del Libro Giallo lo si desume da una delle piantine che nel testo viene indicata ad una pagina, che non è presente nel Capolavoro ma evidentemente in altro testo.

Bel romanzo dell’età dell’oro del mystery !

Pietro De Palma


1 commento:

  1. Ciao Pietro! Io di questo autore ho Murder at 28:10, La casa del ciclone, Palmina e Death in the Glass, La morte nel bicchiere Edizioni Alpe, ma non questo. Peccato! Comunque autore che non ho mai considerato, ci farò un pensierino a i due che ho.

    RispondiElimina