domenica 19 ottobre 2025

John Dickson Carr : L'indizio della Parrucca Rossa (The Clue of the Red Wig, 1948) - Trad.: Moma Carones . In Ellery Queen presenta "Estate Gialla 1966"

 

 


 

Il racconto in questione, all'atto della traduzione italiana, non era stato ancora raccolto in una antologia. era stato pubblicato infatti su , un magazine americano, pubblicato dal 1924 al 1981, che aveva ospitato alcuni degli scrittori americani più importanti. Poi nel 1991 la Intl Polygonics Ltd, pubblicò alcune opere introvabili di Carr, per lo più ritrovate da Harry Medawar e introdotte da Douglas G. Greene, che dopo la pubblicazione del saggio critico più importante su Carr, si era costruita nel frattempo una solida reputazione come studioso carriano, Merrivale, March and Murder. L'antologia comprendeva:

The Adventures of Sir Henry Merrivale: The House in Goblin Wood  e All in a Maze

The Cases of Colonel March and The Department of Queer Complaints

And Other Stories: Blind Man's Hood, New Murders for Old, The Diamond Pentacle, Strictly Diplomatic, The Clue of the Red Wig, Lair of the Devil-Fish (radio play), Scotland Yard's Christmas.

The Clue of the Red Wig, è un racconto che apparentemente non è inquadrabile nel sottogenere più conosciuto di Carr cioè dei Delitti Impossibili e Camere Chiuse, ma che oltre ad essere un superbo whodunnit puzzle, nasconde al suo interno una evidente impossibilità.

Hazel Loring è stata uccisa. Famosa sostenitrice della ginnastica scioglipeso sulle pagine del "Daily Banner" è diventata famosissima preso il pubblico femminile, dispensando consigli anche di natura amorosa e di moda: è stata trovata riversa sulla panchina del giardino di casa sua, quasi completamente nuda, colpita violentemente alla testa da un bastone trovato pure nel giardino. La cosa strana è che quando si sarebbe compiuto l'omicidio, cioè la notte prima, aveva fatto piuttosto freddo, e quindi aveva destato sorpresa e meraviglia trovarla quasi del tutto nuda. Ancor più la sorpresa era aumentata quando testimoni avevano affermato che i vestiti ritrovati vicino alla panchina, erano stati sicuramente ripiegati dalla stessa vittima, in quando la stessa aveva un modo suo particolare di arrotolare le calze quando se le toglieva. Quindi doveva trovare accoglimento la teoria che la donna, prima di essere uccisa, con il freddo che faceva, si fosse denudata quasi completamente.

Vicino alla panchina c'erano dei segni interpretabili con una lotta. Inoltre sopra i vestiri erano stati ritrovati, una parrucca rossa e un paio di occhiali da sole.

A chi appartenevano?

Delle indagini viene incaricato l'Ispettore Bell, che arriverà ad una sorprendente soluzione, dopo che una intraprendente giornalista d'assalto franco-inglese da poco assunta dal "Daily Record", Jacqueline Dubois, accompagnata dal fotografo Henry Ashwin (pretendente della domestica di Hazel), gli ha fornito due indizi chiave: una foto, scattata da Ashwin che mostra vicino ai vestiti, la parrucca rossa e gli occhiali; e un indizio da nessun'altro interpretato correttamente, cioè il fatto che le scarpe coi tacchi a spillo, non fossero abbottonate ai piedi della vittima.

In sostanza Jacqueline pone alla sua attenzione che la vittima mai e poi mai sarebbe potuta arrivare alla panchina per poter essere poi colpita a morte, con le scarpe non abbottonate, perchè sarebbe stato impossibile per lei camminare. Quindi trattasi di una messinscena. La giornalista inoltre gli fa capire che a suo personalissimo modo di intendere:

l'assassinio si è svolto altrove

i segni di una lotta sono artificiosi

è stato l'assassino a lasciarla seminuda sulla panchina.

Ma di chi sono parrucca e occhiali? Della vittima o del suo carnefice ?

Bell reinterpreta l'importanza di questi indizi, e riesce a suddividere l'azione in due parti temporali ben distinte: una prima parte in cui avviene un litigio tra la vittima ed un uomo non meglio identificato, ma che secondo il suo fidanzato, Edward Hoyt, che aveva tentato il suicidio saputo della morte della sua fidanzata, sarebbe stato il suo ex marito che la ricattava; poi la vittima si reca presso una struttura dove si sottoponeva a saune continue per perdere peso, truccata con parrucca e occhiali per non farsi riconoscere se non dalla proprietaria della struttura. Quindi parrucca e occhiali appartenevano alla vittima. Ma poi accade qualcosa: la vittima quando era arrivata, sembrava sofferente; poi si era spogliata e durante la sauna era accaduto qualcosa. Cosa?

Proprio quanto accaduto, unito all'indizio della scarpa, al fatto che gli abiti fossero ripiegati dalla stessa vittima, che la vittima indossasse reggiseno e slip, e alla posa della fotografia, forniranno gli elementi utili ad acciuffare un assassino quantomeno improvvisato.

Si tratta di una di quelle storie che sembrano avere un'unica successione temporale, ma che poi si rivela  essere costituita di due diversi tempi: il tempo dell'omicidio e il tempo della messinscena. Un po' come The Gemminy Crickets Case, di Christianna Brand. Diversamente da altre storie in cui tuttavia la diversa successione temporale, nasconde un omicidio accuratamente premeditato, o quantomeno pensato nelle sue concatenazioni, qui trattasi di un banale omicidio che solo il caso o coincidenze fortuite, trasformano in un puzzle spaccacervelli: tuttavia, vi si ritrova l'elemento x, un caso da letteratura medica, che viene citato prima della soluzione. E' un po' lo stesso modo di inventare una "actio delicti" che trovasi in altri romanzi anche dello stesso Carr: ad esempio in  He Who Whispers. 

E la messinscena non è creata dall'assassino per confondere le acque e creare una impossibilità fuorviante, ma è la risultante dell'intervento non previsto di una terza persona, che per paura di essere incolpata di qualcosa che è successo non per causa sua, finisce per creare una situazione impossibile.

In sostanza gi indizi raccolti si possono classificare in :

indizi fuorvianti personali (se non interpretati giustamente): parrucca rossa ed  occhiali neri;

indizi fuorvianti temporali: i vestiti accuratamente ripiegati;

indizi fuorvianti di luogo: le scarpe con tacchi a spillo non abbottonate al piede; 

indizi fuorvianti casuali : la foto.

Gli indizi a loro volta , correttamente interpretati, portano Bell a valutare tre diverse azioni che subdolamente, nascondendo un determinato status, hanno portato in un primo tempo ad una diversa e fuorviante realtà dei fatti: 

il fatto che la vittima volesse negare una sua tendenza a rimpinzarsi di cibi, nettamente in contrasto con quanto lei propugnava giornalmente e che ne avrebbe sancito il crollo della audience femminile;

il fatto che il terzo, elemento x, volesse occultare il fatto che la vittima si fosse recata da lei;

il fatto che l'assassino, volesse far interpretare la realtà secondo una luce diversa. 

Il colpo di genio di Bell, che spalanca anche la possibilità per una futura collaborazione con Jacqueline e "una possibile storia amorosa che viene fatta intravvedere dallo stesso Carr", è l'interpretazione della foto: è solo lo studio delle luci e delle ombre, a dargli la possibilità di acciuffare l'assassino.

Un vero colpo di genio di Bell. E di Carr. 

Pietro De Palma 

 

 

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